breve articolo sull'oro puro a 24kt o 999:
Valerio Saltari

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On 30 Giugno 2017
Last modified:23 Maggio 2018

Summary:

Oro fino, oro puro, oro 24 carati: i beni-investimento per eccellenza, come spessissimo si sente dire. Anzi, direi IL bene-investimento per eccellenza, visto che non si tratta di tre diverse tipologie di oro, ma sempre della stessa.

Oro fino, oro puro, oro 24 carati: i beni-investimento per eccellenza, come spessissimo si sente dire. Anzi, direi IL bene-investimento per eccellenza, visto che non si tratta di tre diverse tipologie di oro, ma sempre della stessa.

Quando si pensa a un investimento in oro, tutti noi pensiamo subito a una cassaforte in una banca svizzera piena di luccicanti lingotti di oro. Ebbene, quei lingotti sono composti totalmente in oro fino ed è proprio per questa caratteristica che il loro valore è (praticamente) sicurissimo.

Oro puro e oro fino: due concetti uguali e diversi

Lingottino di oro puro 24kt
Lingottino di oro puro 24kt

“Cos’è l’oro fino?”, “cos’è l’oro puro?”: sono domande che spesso i clienti mi pongono cercando un esperto del settore. Perché è importante sapere la risposta? Per un motivo molto importante: la finezza e la purezza dell’oro sono i parametri principali che servono a stabilire il valore e la quotazione dell’oro al grammo (come si quota il valore dell’oro fino? Ne ho scritto qui, qui e qui). Se quindi il cliente desidera capire quanto valgono i propri gioielli prima di venderli, oppure se desidera investire acquistando oro, il primo passo da fare è capire che tipo di oro ha fra le mani.

Ma bisogna fare una distinzione subito: se oro puro e oro fino sono la stessa cosa, lo stesso non si può dire dell’oro semplice, ossia dell’oro di caratura inferiore ai 24kt di cui son fatti in pratica (quasi) tutti i gioielli. È intanto importante sapere che il valore è diverso da quello dell’oro 24kt, come di certo si sa, soprattutto quando è oro usato o rigenerato.

Per rispondere a quelle domande, in oreficeria si parla di oro allo stato puro quando non è alterato da altri metalli. Perché l’oro deve essere alterato? Perché l’oro è un metallo molto malleabile, molto morbido, facilmente lavorabile, ma proprio per questo molto facile da rovinare.

Se un anello con un diamante fosse costituito da oro 24kt, correresti il rischio di perdere il diamante per strada o addirittura la rottura dell’anello stesso! È per questo motivo che in oreficeria l’oro viene mischiato con altri metalli (per esempio rame, argento, palladio). Si creano così delle leghe che lo rendono più duro, di diversi colori… ma anche meno puro.

Ma passiamo ora a purezza e finezza: le due unità di misura della qualità dell’oro.

PUREZZA: La purezza è l’unità di misura basata in carati (o kt), cioè la percentuale di oro presente nella lega, su un metro di 24.
Un oggetto di oro 24 carati è sempre costituito al 100% di oro puro (anche le pietre preziose vengono misurate in carati, ma si tratta di un’unità di misura non di purezza ma di peso, dove 1kt equivale a 0,2gr…quindi attenzione a non confondersi!).

FINEZZA: La finezza è lo stesso concetto di quantità di oro puro presente nell’oggetto, ma espressa in millesimi anziché in carati: l’unità di misura è, quindi, su base 1000. Cioè? L’oro viene diviso in 1000 millesimi e si definisce fino se su queste 1000 parti, tutte sono di oro (anzi, 999,9 sempre per la presenza di impurità inevitabili). Per esempio, un lingotto di un chilo di oro è puro 999 se è composto da 1000gr di oro; è puro 750 se, invece, contiene solo 750gr di oro puro e altri 250gr di altri metalli, e così via.

Come riconoscere la purezza dell’oro?

In Italia ogni produttore di oreficeria deve, per legge, indicare chiaramente la quantità di oro fino presente nell’oggetto creato e immesso nel mercato, applicando un piccolo marchio proprio sull’oggetto. Questo marchio, chiamato punzone (e il processo è la punzonatura), deve specificare la quantità di oro contenuta (in millesimi) e il marchio di fabbrica dell’oreficeria. Nei gioielli che tutti possediamo, in un punto poco visibile e in un piccolo rombo, potremo sempre trovare incisi il numero 750 (o inferiore). È l’indicazione principali per definire il valore del gioiello se si desiderasse venderlo. Negli oggetti di oro puro -che non sono quasi mai gioielli, ma lingotti e alcuni tipi di monete– la punzonatura indicata è 999.

Purtroppo però le truffe son sempre dietro l’angolo e sono stati registrati casi di punzonature false. Come capire se un gioiello di oro è falso? Come essere sicuri che si tratti di oro puro 999? C’è solo un metodo sicuro e professionale: far vedere il gioiello a un professionista di fiducia. Molti clienti hanno riposto questa fiducia in OroLive e ogni giorno entrano nel negozio in via Acciaioli 4 a Roma per chiedermi un’analisi (veloce e gratuita) del proprio oro. Vieni anche tu a trovarmi, togliti ogni dubbio!

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Curiosi utilizzi dell’oro puro

Data la sua malleabilità, negli ultimi anni l’oro puro è stato utilizzato non solo per produrre lingotti, ma anche oggetti davvero curiosi, per un mercato del lusso che desidera possedere oggetti esclusivi e fare esperienze…dorate! Il made in Italy arriva sempre in prima linea e ha prodotto e proposto (soprattutto per il mercato degli emirati arabi) le scarpe da uomo, i tortelli rivestiti in oro fino alimentare e lo champagne contenente gocce di oro puro. Negli USA fra i musicisti hip hop ha spopolato la moda delle cartine per le sigarette e un noto brand di smartphone ha lanciato il cellulare con la cornice in oro fino. E le donne di un po’ tutto il mondo possono da tempo biorigenerare la propria pelle grazie a trattamenti di bellezza interamente a base di oro 24kt.
Non si può negare che l’oro puro sia davvero prezioso e versatile!

Oro fino, oro puro, oro 24 carati: i beni-investimento per eccellenza, come spessissimo si sente dire. Anzi, direi IL bene-investimento per eccellenza, visto che non si tratta di tre diverse tipologie di oro, ma sempre della stessa.